Giorgio Bolla, fondatore della Bigieffe

Giorgio Bolla nasce a Moretta il 18/07/1927 da Angelo e Lucia Sapino. Angelo Bolla, Cavaliere di Vittorio Veneto, lavora prima da sellaio ed in seguito come collaboratore di una ditta torinese per apparecchi ortopedici. E' per motivi di lavoro che la famiglia si trasferisce a Torino, proprio quando Giorgio finisce l'Avviamento e comincia a frequentare l'istituto tecnico Avogadro. Siamo in piena guerra: la situazione a Torino non è tranquilla, e la famiglia si sposta in periferia. Giorgio tuttavia non abbandona la scuola e, pur tra mille difficoltà, affronta il conseguimento del diploma utilizzando la casa dei nonni a Moretta come rifugio, per respirare un po' di tranquillità. Ottiene il diploma di perito elettrotecnico nell'estate del 1946, ed è uno dei primi diplomati del dopoguerra. Inconsapevolmente, ma con determinazione, sente che la ricostruzione civile e industriale del nostro paese, martoriato e distrutto dal conflitto, dipende anche da lui e dalla sua voglia di fare. Sono anni di intenso lavoro, di esperienze, di aperture verso le nuove tecnologie, di coraggio, intraprendenza, che sempre lo hanno distinto. 
Inizia a lavorare sul territorio, alla "Locatelli" di Moretta, azienda leader nella produzione del burro e formaggio. Proprio in quella realtà si forma in lui una mentalità non solo elettrotecnica ma soprattutto meccanica: collabora con meccanici, idraulici, tornitori, artigiani, anche stranieri, che gli trasmettono quella passione per le novità, per la precisione e la dedizione. Nel 1954 sposa la signora Paola, e si apre un nuovo capitolo della sua storia imprendotoriale, con l'apertura del negozio di elettrodomestici e di elettrotecnica a Moretta, il primo della zona. Arrivano le prime lavatrici, i primi televisori, i frigoriferi FIAT, che entrano nelle case degli amici di famiglia, pur con mille difficoltà e diffidenze.   Ma il progresso e la tecnologia non si fermano, e Giorgio Bolla avvia una nuova impresa di impiantistica, assumendo giovani volenterosi che vogliono "imparare un mestiere". La manutenzione di numerosi stabilimenti, caseifici, fabbriche, fornaci, nonché l'installazione di mpianti elettrici nelle case e nelle aziende agricole, diventano fonte di lavoro per una decina di operai. Erano anni in cui l'assunzione di giovani, che imparavano così un mestiere, era considerato un autentico valore, non solo per la crescita industriale del paese ma anche per fare maturare nella società il senso della democrazia e del vivere civile. La "boita" di Giorgio Bolla diventa così vera scuola di artigianato, di educazione, di cultura, dove molti ragazzi hanno gettato le basi per il loro futuro. Il negozio di elettrodomestici si ingrandisce, e così pure la famiglia Bolla. Nascono sei figli maschi, e ancora una volta Giorgio intravede nuove opportunità di sviluppo, forte del fatto che saranno i suoi eredi la naturale continuazione del suo operare. Il settore della meccanizzazione agricola diventa per l'impresa famigliare Bolla una nuova certezza. Le prime mungitrici meccaniche e i frigoriferi del latte fanno la comparsa nelle campagne cuneesi. Il settore è in continuo sviluppo, i locali diventano piccoli e occorre cercare nuovi spazi. Pertanto, nel giugno del 1982, nasce la "Bigieffe snc di Bolla Giorgio e figli", che si trasferisce nella vicina Torre San Giorgio.   L'espansione è notevole: nuovi capannoni, attrezzature, uffici, informatizzazione e assunzione di operai e impiegati portano la Bigieffe ad essere una azienda leader nel settore del freddo, nel campo della mungitura e delle attrezzature tecnologiche per la conservazione e distribuzione del latte, con l'acquisizione di numerose marche importanti nei vari settori. Pur già non più giovane e già provato dalla malattia, Giorgio inizia una collaborazione tecnica con l'Istituto di Verzuolo per la produzione di succhi derivati dala frutta delle nostre vallate.  Il 20 maggio del 2002 Giorgio Bolla, dopo un'esistenza dedicata alla famiglia ed al lavoro, ma sempre attento al mondo che lo circondava, conclude la sua esperienza terrena, ma la Bigieffe è ormai una realtà consolidata. Cinque figli, con diverse mansioni, ma strettamente uniti fra di loro, continuano l'opera del fondatore. Col solito puntiglio e senza
risparmio di energia, ma con enorme soddisfazione, il progetto arriva alla conclusione. Spirito imprenditoriale, voglia di investire in risorse umane e sul territorio, grande consapevolezza dell'importanza di un  settore come quello delll'artigianato come motore dell'economia nazionale, onestà e lealtà professionale, sono l'eredità concreta che Giorgio Bolla ha lasciato ai figli e nella sua società "Bigieffe di Bolla Giorgio e figli srl".